Come è
possibile coniugare produzione energetica rinoovabile, all'economicità di
acquisto e alla diffusione su scala europea. Niente di più semplice!
Basta
creare UNA RETE ELETTRICA UNICA PER TUTTA L'EUROPA. Basta unire tutti i gestori
di rete e tutti i mercati dell'energia di ogni stato aderente all'UE. Si
formerà un mercato unico, gestito da tutti i paesi europei, dove si venderà
energia prodotta all'interno di ogni singolo stato europeo e si scambierà tra i
vari paesi in modo trasparente e ad un PREZZO UNICO.
Questa
sarà l'occasione per tutti gli stati membri di ampliare il proprio parco di
centrali che producono solo energia rinnovabile. Ciò consentirà agli stati
europei di ritardare gli investimenti per lo stoccaggio di energia
intermittente come quella solare, la cui produzione è ottimale da noi e in
Spagna, ma anche di creare finalmente una comunità europea anche nel campo
energetico. Ciò consentirà l'inserimento all'interno del panorama energetico
europeo quelle società che producono energia da fonti rinnovabili per poi
rivenderla ai gestori di rete. Ciò consentirà un notevole abbassamento dei
prezzi dell'energia poiché c'è concorrenza tra le vari società di
distribuzione; infatti il mercato unico consentirà, ad esempio, alla RWE, una società
elettrica tedesca, di operare in Italia con i loro prezzi e pacchetti. Inoltre
grazie ad una cooperazione tra stati sarà possibile improntare in maniera più
facile e veloce l'avvento delle fonti energetiche rinnovabili grazie allo
sfruttamento più mirato alle risorse di ogni singolo stato ed importare
l'energia prodotti da stati extra-unione come vogliono fare i rappresentanti
del progetto Desertec.
Desertec
è un progetto da 400 miliardi di euro che prevede la realizzazione di numerose
centrali elettriche (principalmente ad energia solare) nel Nord Africa e nel
Medio Oriente, collegate tra loro e con altre centrali europee tramite un’
innovativa rete elettrica (Super-grid)
in grado di soddisfare il 15% del fabbisogno energetico europeo. Il tutto è
previsto entro il 2050. Il perno del progetto è l’incredibile quantità di
energia che potrebbe essere prodotta in zone come il deserto del Sahara dove i
raggi solari colpiscono la Terra con maggior forza.
Questo
progetto venne ideato tra il 2003 e il 2007 grazie al contributo di una rete di
politici, istituti di ricerca ed economisti chiamata TREC (Trans-Mediterranean Renewable Energy Cooperation).
Da questa rete nacque nel 2009 la Desertec Foundation, una fondazione no-profit
con l’obiettivo di diffondere e realizzare il progetto.
Una
tale progetto non poteva che attrarre numerosi ed importanti investimenti da
parte di aziende che volevano entrare a far parte di questa impresa. Così venne
creato il consorzio DII (Desertec Industrial
Initiative) che vanta la presenza delle italiane Enel e Terna, della
tedesca Eon e Rwe e di altre importanti aziende. Anche la stessa Desertec
Foundation entrò a far parte del consorzio.
La
crisi economica, i recenti avvenimenti in nord africa ed il rifiuto spagnolo di
costruire un elettrodotto che si collegava con il Marocco (dovevano solo
passare lo stretto di Gibilterra) hanno costretto molte aziende partecipanti ad
abbandonare l'impresa ma ciò ha suscitato la mia idea.
Seppur
nobile, il gesto della Desertec Foundation non può nascondere agli occhi del
mondo e degli investitori che il progetto si trova in una fase critica. Se si
analizza la situazione, il problema più grande per la realizzazione del
progetto si trova negli intermediari politici con cui i dirigenti della
fondazione devono interagire. In campo europeo, l’esempio già citato della
Spagna fa riflettere molto sull’esigenza immediata di un unico intermediario
che faccia effettivamente l’interesse dell’Europa. È ormai risaputo che gli
Stati europei non sono in grado di garantirsi da soli l’approvigionamento
energetico necessario e sono quindi costretti a comprare energia da Paesi al di
fuori dell’Unione, causando così sia l’aumento del prezzo delle merci prodotte
che risultano meno competitive sul mercato sia l’insicurezza di non avere sotto
controllo la fonte di approvvigionamento dell’energia.
Risulta
quindi necessaria per l’Europa una rete elettrica sovranazionale, come può
essere quella del Desertec, che renda autosufficiente anche il Vecchio
continente. Purtroppo finché non ci sarà un governo europeo sarà l’interesse di
ogni singola nazione a prevalere sull’interesse generale.
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