lunedì 29 luglio 2013

Come calcolare la vostra classe energetica della casa.

Già come ho anticipato nel precedente post ecco un calcolo facilissimo per poter calcolare, come la definisco io, la vostra efficienza energetica nel riscaldamento della vostra casa.

Questo perchè la casa consuma per come è costruita e per come noi ci comportiamo: anche noi che la abitiamo e la conduciamo abbiamo grande influenza sui consumi! Ma per quanto bene noi ci sforziamo di condurla non riusciremo mai ad andare oltre ad una certa soglia di risparmio: la casa che abbiamo più di tanto non può trattenere il calore!

Quindi iniziamo a prendere carta, penna ed una calcolatrice.

Prendiamo in esempio la mia abitazione situata in provincia di Salerno in una citta situata a 43 metri sul livello del mare.

L'abitazione è in un condominio costruito nel 1982 all'ultimo piano (sopra c'è il sottotetto con tetto rifatto 2 anni fa). Quando ho fatto il buco per il climatizzatore ho notato che ci sono 2-3 cm di isolante (lana vetro) nel muro perimetrale.
La metratura netta della casa è di 119 mq, ha una caldaia a gas metano che dopo l'installazione del termocaminetto ad aria funziona soltanto per l'acqua calda sanitaria. Il contatore del gas è unico per caldaia e per la cucina. Per me questo dato è irrilevante ai fini del consumo.

In seguito proporro un esempio contando i consumi del gas.

Io consumo 15 qt di legno misto tra quercia e faggio. Il termicaminetto ha un efficienza dell'80 %.
Inoltre ho calcolato il consumo dei climatizzatori che vengono utilizzati nelle camere quando il camino è spento che è circa 15 kwh.

Cominciamo a calcolare

Consideriamo che:
  • 10kWh= 1 litro di gasolio circa
  • 10kWh= 1 metro cubo di gas circa
  • 1 KG di legna equivale a 3.5 kwh
Iniziamo!
  • trasformo i 1.500kg della legna che brucio in kWh:  1.500*3.5= 5250 kwh
  • peggioro il risultato per colpa del rendimento stufa:  5250kWh / 0,80 = 6585 kWh
  • aggiungo al calcolo il consumo dei climatizzatori: 6585 kwh + 15 kwh= 6600 kwh
  • divido il risultato x i mq netti della casa: 6600 kwh /119 mq= 56 kwh/mq (arrotondato per eccesso)
Per ora la mia casa è Classe C secondo l'agenzia casa clima e quella nazionale (non male per una casa costruita dopo l'80)

Se usiamo anche la caldaia a gas (qualsiasi modello):
  • Prendiamo le bollette e calcoliamo il consumo di gas metano solo per il riscaldamento.
  • Prendo x es 1000 mc annui solo per il riscaldamento.
  • Trasformo i mc di metano in kwh: 1000mc*10 kwh/mc= 10000 kwh
  • Sommiamo gli altri eventuali consumi per il riscaldamento e dividiamo per i mq della casa.
Ecco le tabelle per vedere la vostra classe energetica.

Agenzia Casa Clima













A livello Nazionale vale questa tabella:
Classe A+  <16 kwh/mq
Classe A     tra 16,25 e 32,5 Kwh/mq anno
Classe B     tra 32,5 e 48,75 Kwh/mq anno
Classe C     tra 48,75 e 65 Kwh/mq anno
Classe D     tra 65 e 81,25 Kwh/mq anno
Classe E     tra 81,25 e113,75 Kwh/mq anno
Classe F     tra 113,75 -162,5 Kwh/mq anno
Classe G    &gt; 162,5 Kwh/mq anno

sabato 27 luglio 2013

La Certificazione Energetica degli Edifici

Tutti almeno conoscono cosa sia la certificazione energetica degli edifici.

Per chi non la conosce è un’informazione importante per tutti coloro che pensano di affittare o acquistare casa.
Serve per poter valutare il rendimento energetico di un edificio permette di confrontare più abitazioni e stabilire quale offra un maggior risparmio energetico secondo una stima costi/benefici.

La certificazione energetica è utile a determinare il valore di un immobile e diventa necessaria per ottenere una serie di sgravi fiscali nel caso in cui si decida di ristrutturare un edificio per migliorarne il rendimento energetico (sostituendo, ad esempio, gli infissi per risparmiare sul riscaldamento).
In caso di locazione o acquisto, per risparmiare ben oltre il 50%, bisogna scegliere l’abitazione con la classe energetica più alta, la classe energetica A: in questo caso, un edificio deve consumare meno di 29 KWh/mq all’anno (cioè 200-300 euro l’anno per 100 mq)
Un edificio classe B, invece, dai 58 ai 29 KWh/mq e così via, seguendo le altre classi: C, D, E, F, secondo i valori della scala energetica che, da un punto di vista puramente grafico, somiglia a quella visibile sulle etichette di frigoriferi e lavatrici (per intenderci). La classe G è la più bassa, con un consumo energetico di oltre 175 KWh/mq.

Conoscere la classe energetica, insomma, significa capire subito quali interventi siano necessari per migliorare l’efficienza complessiva e ridurre (o addirittura azzerare) i costi delle bollette gas e luce.
Oggi possiamo contare su costruzioni ad elevato comfort e sostenibilità, di classe A+, grazie alle energie rinnovabili: sono sempre più diffusi i pannelli solari, sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) e soluzioni di domotica per avere il controllo totale della vostra casa con pochi e semplici gesti.

Per calcolare la classe energetica non si considera soltanto il fabbisogno energetico standard dell’edificio (per il riscaldamento, la produzione di acqua calda ecc.), ma sono rilevanti anche i materiali, il tipo di pareti e serramenti, senza dimenticare il clima della zona.
Inoltre, sono importanti le nostre abitudini personali, che possono influenzare parecchio i consumi.

Naturalmente bisogna far certificare la casa da uno specialista in certificazioni energetiche che determinerà in modo preciso la classe energetica della vostra casa.
Seguite il prossimo post che riguarderà il calcolo della vostra efficienza energetica in casa.

A presto.

martedì 23 luglio 2013

Cosa vuoi sull'arca energetica?

L'arca energetica dovrà garantire alla comunità i servizi che prima erano forniti direttamente o indirettamente dal petrolio.
Come ad esempio il cibo, l'acqua e la sanità; infatti il cibo per arrivare ai negozi viene trasportati su camion, treni, navi e aerei che funzionano naturalmente grazie al petrolio, inoltre essi vengono anche prodotti grazie al petrolio (macchine agricole a diesel).
L'acqua viene estratta grazie a pompe elettriche e viene trasportata grazie all'elettricità che spesso deriva dal petrolio.
Inoltre bisogna garantire l'igiene pubblica poichè gli ospedali sono alimentati dal diesel o da energia derivata dal petrolio, anche alcuni oggetti di uso comune negli ospedali come i guanti sono derivati dal petrolio e bisognerà produrre medicinali efficaci senza prodotti derivati dal petrolio.

Quindi:
- CIBO
- ACQUA
- SANITA'
- ENERGIA ELETTRICA
- RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO

- TRASPORTI

Alcune delle tecnologie che sostituiranno il petrolio esistono. Noi cercheremo di crearne delle nuove e di migliorare le precedenti.

E tu cosa vuoi portare sull'arca energetica?

lunedì 22 luglio 2013

Il Progetto

Il petrolio - il mitico oro nero - continua a essere la chiave reale della politica, sia interna che internazionale.

Il petrolio e gli altri combustibili fossili (gas naturale e carbone) sono la base della nostra civiltà e del nostro modo di vivere. Sappiamo che circa il 90% dell’energia primaria prodotta oggi in tutto il mondo (escludendo il legno) viene dai combustibili fossili, di questa la singola fonte piú importante è il petrolio greggio (circa il 40%), seguito poi dal gas naturale, dal carbone e poi a distanza dalle altre fonti.

Dal petrolio derivano la benzina per le auto, il cherosene per gli aerei, la nafta, gli oli pesanti per i diesel, le fonti dell’industria petrolchimica (materie plastiche, gomme, fertilizzanti, e così via). In pratica ne dipende l’intera vita delle società industriali, nei suoi aspetti privati (il riscaldamento) e pubblici.

Al momento, il mondo consuma più di 80 milioni di barili di petrolio al giorno, 29 miliardi di barili l’anno. Questa cifra sta salendo rapidamente, come già accade da decenni e l’aspettativa generale prevede che continuerà a farlo nei prossimi anni: l’Agenzia internazionale per l’energia prevede entro il 2030 un consumo di 121 milioni di barili al giorno.

Se pensate che il petrolio sia una sostanza prodotta inesauribile, vi sbagliate.
Già nel 1956 M. King Hubbert, famoso geologo passato dalla Shell al Geological Survey statunitense, rese pubbliche alcune conclusioni tratte da modelli matematici estremamente elaborati e dalla sua esperienza sul campo. L’oro nero, sostenne Hubbert, avrebbe raggiunto la punta massima di produzione (il cosiddetto picco) verso la fine del Novecento, per poi diminuire in modo abbastanza repentino fino all’esaurimento.
Naturalmente se conoscessimo il volume totale del petrolio a disposizione, sottraendolo a quello che abbiamo bruciato in questo secolo di pacchia (una cosa come 875 miliardi di barili), potremmo farci due conti. Ma su questa terra non c’è informazione più segreta, sia per oggettive difficoltà sia per le ragioni politiche e commerciali che spingono i principali attori a sovrastimare le proprie scorte.

Secondo i più ottimisti (vedi scheda) ci sono circa 900 miliardi di barili ancora da scoprire che, sommati alle riserve accertate, danno la rassicurante cifra di 2.600 miliardi. Visto che il consumo mondiale si aggira sugli 80 milioni di barili al giorno e continua a crescere del 2 per cento l’anno (ma c’è chi dice di più), la riserva di 2.600 miliardi collocherebbe il picco globale intorno al 2030 o anche più avanti, se si riuscissero a comprimere i consumi o a rendere energicamente più efficiente la produzione industriale.
Gli ottimisti inoltre continuano a sperare che vengano scoperti nuovi giacimenti giganteschi, anche se non succede da quasi trent’anni ed è considerato dagli esperti alquanto improbabile.

I pessimisti sostengono che fra petrolio accertato e quello non ancora scoperto le scorte non superino i mille miliardi di barili, collocando il picco globale intorno al 2010, ma ci sono analisti che, dati di produzione alla mano, pensano che il declino sia già cominciato e collocano il picco massimo di produzione nel 2004.

Chi ha ragione? Intanto dobbiamo trovare delle alternative.

L'arca energetica è un associazione che ha come scopo primario la ricerca delle tecnologie che sostituiranno completamente il petrolio e le altre fonti energetiche fossili.
Inoltre queste tecnologie saranno alla portata di tutti gli stati e soprattuto le persone del mondo.