mercoledì 13 agosto 2014

No Gas!

L'Italia è il maggior importatore di gas metano dopo la Germania di tutta Europa ed è il perno del nostro sistema energetico
Il nord Italia importa metano dal Nord Europa per il 10 percento del totale e   dalla Russia per il 30. La produzione nazionale copre solo un misero 10 percento. Il sud italia, tranne la Sardegna che non ha rete gas, importa il 30 percento dall'Algeria, il 10 percento dalla Libia e il restante da altre fonti.
Quindi la maggior fonte che noi usiamo per produrre energia elettrica, riscaldamento, cucinare e usare l'auto proviene per il 90 percento dall'estero, quantificati come 70 miliardi di metrocubi all'anno e solo 7 miliardi sono prodotti in Italia.        
Inoltre il gas che importiamo proviene da paesi al centro di conflitti interni come la Russia impegnata contro l'Ucraina dove, tra l'altro, passa il gasdotto che arriva in Europa, la Libia dove la situazione politica è instabile e in Algeria ci sono i presupposti per una guerra civile imminente.
C'è da dire che in Italia non ci sono rigassificatori e quindi quando uno dei paesi maggior importatori verrá meno nella fornitura ci troveremo in una situazione di crisi energetica totale anche se abbiamo riserve che dovrebbero assicurare 6 mesi tranquilli e il piano per l'uso di olio combustibile anziché metano nelle centrali elettriche.
Inoltre l'Italia non ha ancora stabilito un piano energetico nazionale per arrivare all'indipendenza energetica e normative sulla produzione di biometano e metano sintetico dall'elettricità i quali impianti sono già attivi in Germania e altri paesi europei.

Essendo un paese nell'Europa meridionale noi teoricamente non avremmo tanto bisogno del metano, ci bastano le pompe di calore, le biomasse, il geotermico ed il solare termico per il riscaldamento.
Per cucinare dovremmo adottare forni elettrici e piani cottura ad induzione, più efficienti rispetto a quelli a gas o gli elettrici tradizionali.
Per quanto riguarda la questione elettrica la tratteremo nei prossimi articoli. 
Adottando questa strategia possiamo usare la nostra produzione nazionale, inclusa quella sintetica, per soddisfare il settore dell'autotrasporto lanciato nella corsa verso il metano e rendere il nostro paese sicuro.

A tal proposito l'arca energetica pubblicherà a breve una proposta di legge da proporre allo stato italiano che verterà sul Piano Energetico Nazionale che il paese dovrebbe adottare per passare l'empasse della dipendenza dagli altri paesi.

martedì 12 agosto 2014

Il prezzo dell'energia elettrica dal fotovoltaico è vantaggiosa!

Non ci credete? Guardate un po i miei calcoli.
Un impianto fotovoltaico da 3 kw costa mediamente 5000 € ed ha una produzione media di 3600 kwh annui.
Se io autoconsumo il 30 percento dell'energia prodotta cioè 1080 kwh il prezzo dell'energia, avendo conto delle detrazioni fiscali e di un uso dell'impianto di 20 anni, sará pari a 0,12€\kwh, 6 centesimi in meno rispetto al primo scaglione. Inoltre l'energia che importerete dalla rete vi costerà la metá grazie allo scambio sul posto.
Ĺ'impianto si ripagherá in 5-6 anni, dopodiché al 20° anno guadagnerai il doppio di quanto hai speso senza conto energia.
Considerando che il prezzo degli impianti è in netta diminuizione, ho visto offerte locali che mi proponevano un impianto simile ad un prezzo di 3300€, il prezzo dell'energia diminuirà in modo sensibile, aumentando i vantaggi e i guadagni.

Nei prossimi articoli pubblicherò un foglio excel per avere un piano di ammortamento del proprio impianto fotovoltaico, un articolo sui sistemi di accumulo fotovoltaico e inoltre un articolo su l'eliminazione del gas in casa sfruttando il fotovoltaico e il solare termico.