L'Italia è il maggior importatore di gas metano dopo la Germania di tutta Europa ed è il perno del nostro sistema energetico.
Il nord Italia importa metano dal Nord Europa per il 10 percento del totale e dalla Russia per il 30. La produzione nazionale copre solo un misero 10 percento. Il sud italia, tranne la Sardegna che non ha rete gas, importa il 30 percento dall'Algeria, il 10 percento dalla Libia e il restante da altre fonti.
Quindi la maggior fonte che noi usiamo per produrre energia elettrica, riscaldamento, cucinare e usare l'auto proviene per il 90 percento dall'estero, quantificati come 70 miliardi di metrocubi all'anno e solo 7 miliardi sono prodotti in Italia.
Inoltre il gas che importiamo proviene da paesi al centro di conflitti interni come la Russia impegnata contro l'Ucraina dove, tra l'altro, passa il gasdotto che arriva in Europa, la Libia dove la situazione politica è instabile e in Algeria ci sono i presupposti per una guerra civile imminente.
C'è da dire che in Italia non ci sono rigassificatori e quindi quando uno dei paesi maggior importatori verrá meno nella fornitura ci troveremo in una situazione di crisi energetica totale anche se abbiamo riserve che dovrebbero assicurare 6 mesi tranquilli e il piano per l'uso di olio combustibile anziché metano nelle centrali elettriche.
Inoltre l'Italia non ha ancora stabilito un piano energetico nazionale per arrivare all'indipendenza energetica e normative sulla produzione di biometano e metano sintetico dall'elettricità i quali impianti sono già attivi in Germania e altri paesi europei.
Essendo un paese nell'Europa meridionale noi teoricamente non avremmo tanto bisogno del metano, ci bastano le pompe di calore, le biomasse, il geotermico ed il solare termico per il riscaldamento.
Per cucinare dovremmo adottare forni elettrici e piani cottura ad induzione, più efficienti rispetto a quelli a gas o gli elettrici tradizionali.
Per quanto riguarda la questione elettrica la tratteremo nei prossimi articoli.
Adottando questa strategia possiamo usare la nostra produzione nazionale, inclusa quella sintetica, per soddisfare il settore dell'autotrasporto lanciato nella corsa verso il metano e rendere il nostro paese sicuro.
A tal proposito l'arca energetica pubblicherà a breve una proposta di legge da proporre allo stato italiano che verterà sul Piano Energetico Nazionale che il paese dovrebbe adottare per passare l'empasse della dipendenza dagli altri paesi.